Le Holding italiane (da 1 a 22) che detengono il capitale della Fininvest sono state costituite nei primi anni '80 ed hanno sede legale a Milano, in via Paleocapa 3 (sede storica del Gruppo Fininvest) fino al 1996, e poi a Segrate (MI), Residenza Parco 802, anche se il capitale della met‡ di esse Ë formalmente posseduto dalla Servizio Italia Spa, societa' fiduciaria della BNL. Questa imprecisione ha dato la possibilita' a Berlusconi di smentire Antonio Di Pietro durante la trasmissione ìIl Raggio Verdeî (trasmessa poco prima delle elezioni del 13 maggio 2001), almeno sul punto delle societ‡ off-shore.

Le vere societa' off-shore della Fininvest (si potrebbero definire off-shore d.o.c.) - ubicate in Stati ufficialmente considerati paradisi fiscali dal Ministero delle Finanze con i decreti ministeriali 24.4.1992 e 4.5.1999 (ma sono anche paradisi bancari) - sono le seguenti:

DENOMINAZIONE

S E D E

QUOTA GRUPPO IN %

1991

1992

1993

RETEUROPA N.V.

ANTILLE OLANDESI

100

100

PRISCO INTERNAZIONAL N.V.

ANTILLE OLANDESI Curacao

63

RETEUROPA INTERNATIONAL N.V.

ANTILLE OLANDESI Curacao

100

PENTA ENTERTAINMENT LTD

ANTILLE OLANDESI Aruba

50

50

50

BULL LTD.

BRITISH VIRGIN ISLANDS

54

54

PRINCIPAL COMMUNICATIONS LTD.

BRITISH VIRGIN ISLANDS Tortola

100

100

100

PRINCIPAL FINANCE LTD

BRITISH VIRGIN ISLANDS Tortola

100

100

100

SPORT IMAGE INTERNATIONAL LTD.

BRITISH VIRGIN ISLANDS Tortola

100

100

100

EUROLOTERIE GIBRALTAR LTD

GIBILTERRA

100

54

54

STANDA LTD.

HONG KONG

78

EUROPA VERLAG AG

LIECHTENSTEIN ñ VADUZ

73

LION COMMUNICATIONS LTD

MALTA

100

100

100

NEWS & SPORT TIME LTD

MALTA

100

100

100

PENTA INTERNATIONAL LTD

MALTA

50

50

50

S.B. COMMUNICATIONS LTD.

MALTA

100

SCANMORE LTD

MALTA

100

100

100

EUROPA AGENCY LTD

MALTA

54

54

54

O.M.C. CORP. LTD

PANAMA

100

GRIJALBO DE PUERTO RICO INC.

PUERTO RICO

44

DINASTER AG

SVIZZERA

100

FININVEST SERVICE S.A.

SVIZZERA-Massagno

100

100

100

GRIJALBO EDITOR S.A.

URUGUAY ñ MONTEVIDEO

44

Da un esame globale dei bilanci consolidati della FININVEST per gli anni 1991, 1992 e 1993, si puÚ osservare che sulle n.108 societ‡ estere complessivamente riportate nel triennio, ben 22, corrispondente al 20%, avevano sede in Paesi/localit‡ ufficialmente considerati OFF-SHORE dal Ministero delle Finanze.

DENOMINAZIONE

S E D E

QUOTA GRUPPO IN %

1995

1996

1997

1998

1999

RETEUROPA N.V.

ANTILLE OLANDESI

100

100

100

PENTA ENTERTAINMENT LTD. IN LIQ.

ANTILLE OLANDESI

50

PRINCIPAL FINANCE LTD.

ISOLE VERGINI BRIT.

100

BUTTERCHAMP INVESTMENTS LTD.

ISOLE VERGINI BRIT.

100

BERING INERNATIONAL

ISOLE VERGINI BRIT. (Tortola)

100

SUMMER CAST INTERNATIONAL LTD.

MALTA

100

NEWS & SPORT TIME LTD.

MALTA

100

LION COMMUNICATIONS LTD.

MALTA

100

EUROPEAN COMMUNICATIONS LTD.

MALTA

100

100

100

100

100

FININVEST SERVICE S.A.

SVIZZERA (Massagno)

100

100

100

100

100

Nel quinqennio 1995 - 1999 figurano 10 societa' ufficialmente off-shore (su 39 estere in totale). La circostanza che dopo il 1995 le societa' sono diminuite notevolmente puÚ significare che non sono state pi_ consolidate (non Ë detto che siano cessate).

La situazione indicata nei due prospetti Ë tratta dai bilanci consolidati del Gruppo Fininvest (quindi si tratta di dati incontesabili) e, comunque, Ë assolutamente minimale nel senso che ci sono decine e decine di altre societa' Fininvest ubicate in Stati e localita' ugualmente off-shore, come evidenziano i molti studi sull'argomento ma anche come asseriscono le agenzie di intermediazione e le societa' finanziarie, nazionali e straniere, specializzate nell'apertura di conti bancari e societa' in centri off-shore (rilevabili anche in INTERNET), tra cui: Lussemburgo, Londra, Irlanda, Delaware, Austria, Olanda e vari Stati dellíAmerica latina, tra cui Colombia, Venezuela, Cile, Ecuador. Tenuto conto anche di questi altri Paesi, il numero complessivo delle societa' off-shore consolidate supera ampiamente, in entrambi i periodi, il 50%, rispetto al totale delle societa' estere:

- n. 60 su 108, pari al 55%, nel 1991 - 92 -93;

- n. 24 su 39, pari al 62%, nel quinquiennio 1995 - 1999 (vedasi allegato).

Da evidenziare che il Lussemburgo, che Ë uno dei maggiori paradisi bancari (e fiscali) del mondo (vedi allegato) non Ë inserito nel D.M. 24.4.1992, pechË questo decreto (Black list per le societa') si riferisce soltanto ai Paesi extracomunitari.

A Londra esistono numerose societa' cartiere (che emettono fatture false) ed hanno sede molti studi, alcuni molto famosi, specializzati nell'apertura di societa' e conti off-shore, in particolare nelle isole del Canale e nelle colonie britanniche caraibiche.

A queste vanno poi aggiunte le societa' off-shore che rientrano nel comparto riservato, ossia nere o extrabilancio, il cui numero complessivo non Ë noto ma certamente rilevante; per farsi un'idea basta vedere gli atti del processo All-Iberian, che si riferisce quasi esclusimente alla Svizzera: ben 45 societa' off-shore ìnereî e 15 conti bancari off-shore ìneriî, gestiti dal Gruppo Fininvest. In altri termini All Iberian Ë solo un piccola parte (forse anche scarsamente rilevante) del comparto off-shore riservato del Gruppo Fininvest.

Contrariamente a quello si pensa normalmente le imprese non ricorrono alle societa' off-shore per evadere o eludere le imposte; per questo basta vendere in nero, gonfiare i costi o manovrare sugli ammortamenti, come fanno la maggior parte delle societa' nazionali.

Societa' che nascono e spariscono nel giro di un anno, flussi di centinaia di miliardi transitati su queste societa' ed entrati in Italia, ma anche miliardi usciti dalle societa' nazionali del Gruppo FININVEST destinati ai vari paradisi fiscali e bancari. Vorticose operazioni finanziarie, bancarie e commerciali verso Paesi dove (in particolare in alcuni di essi, come le Isole Vergini Britanniche, le Antille Olandesi, ecc.) da comprare o vendere non c'Ë prorio nulla, se non dei "servizi molto particolari" per le imprese, ossia le fatture false ed il riciclaggio del denaro sporco.

La questione Ë molto grave perchÈ, appunto, oltre allíaspetto della frode fiscale mediante false fatturazioni, i centri Off-Shore sono il principale punto di riferimento della criminalita' organizzata nazionale ed internazionale che se ne serve ampiamente per riciclare il denaro sporco proprio tramite le societa' off-shore costituite in quelle localita' dalla stessa criminalita' o da soggetti terzi. In questi Paesi il riciclaggio viene facilitato in misura abnorme da un sistema bancario impenetrabile che assicura a tutti i capitali depositati (pecunia non olet) la massima copertura dalle inchieste provenienti da autorita' straniere.

Nei Centri off-shore, quindi, coesistono indisturbati e beati gli imprenditori dediti alla frode fiscale (e non alla semplice evasione) ed i boss della criminalita' organizzata.

Questa contiguita' nei Paesi off-shore tra imprese, criminalita' organizzata e riciclaggio Ë molto sospetta ed inaccettabile per qualsiasi imprenditore (in questo caso la vicenda sarebbe soltanto giudiziaria), ma per un imprenditore che vuole anche diventare Presidente del Consiglio Ë una questione assolutamente inammissibile e tutta la vicenda assume, nel contempo, aspetti giudiziari, politici ed istituzionali (come lei ha evidenziato chiaramente nella trasmissine).

Da sottolineare che l'emissione o l'utilizzazione di fatture false per operazioni commerciali in tutto o in parte inesistenti, fatto che gia' di per sÈ costituisce frode fiscale, integra o Ë collegato nel contempo altri reati, come il riciclaggio, il falso in bilancio e la creazione di fondi neri. In generale, con gli acquisti fittizi si creano fondi neri (riutilizzati poi per le piu' svariate attivita' illecite, come corruzione, scalate occulte a societa' quotate e non, pagamento di compensi in nero, ecc.) mentre con le vendite fittizie si consente, in modo diretto, l'introduzione di capitali off-shore;

Quindi le domande sono molte:

E' noto che anche altri importanti gruppi industriali intrattengono rapporti con Paesi e societa' off-shore, anche se nessuno nelle proporzioni straordinarie del Gruppo FININVEST, ma quanto meno i loro proprietari e amministratori hanno la dignita' ed il pudore di non entrare in politica e non hanno la pretesa, veramente fantascientifica, di diventare Capo del Governo (parlare di pericolo per la democrazia non mi sembra affatto eccessivo).

In ogni caso il numero complessivo delle societa' off-shore del Gruppo non sarebbe di per sË un dato determinante, anche se ovviamente da un'idea dell'enormita' della questione per la Fininvest, perchÈ

anche con poche societa' off-shore si possono fare danni molto rilevanti (frode fiscale, emissione o utilizzazione di fatture false, falso in bilancio, riciclaggio di denaro sporco sia in entrata che in uscita). Ma il problema Ë che se le societa' off-shore sono poche sono pi_ facilmente individuabili, come anche i relativi flussi di denaro..!!

Peraltro, i rapporti commerciali, bancari e finanziari tra le societa' nazionali e quelle off-shore potrebbero essere facilmente controllati, controllando non le societa' off-shore (cosa impossibile) bensÏ le societa' nazionali che intrattengono questi rapporti. Ma su questo aspetto i Ministri interessati (Finanze, Giustizia e Interni), benchË molte volte hanno sottolineato la necessita' di adottare misure contro i centri off-shore, sono stati finora latitanti.

Sulle societa' off-shore Giulio Tremonti, Deputato di Forza Italia ed ex Ministro delle Finanze del Governo BERLUSCONI, nonchË titolare di un avviatissimo studio di consulenza fiscale (quindi un addetto ai lavori di altissimo livello): îOrmai i paradisi fiscali intesi come centri Off-Shore interessano solo la malavita ed il riciclaggio di denaro sporco...î (Corriere della Sera del 9 agosto 2000).

Forse Tremonti (che di recente ha dato del GANGSTER a Visco) si Ë dimenticato che il suo capo politico Ë proprietario di un Gruppo finanziario che, oltre ad essere uno dei maggiori a livello nazionale, possiede un numero di societa' Off-Shore talmente elevato, che non ha uguali in Italia e forse nel mondo. Forse qualche gangster bisognerebbe cercarlo proprio dentro Forza Italia.

P.S.: alla prossima occasione perche' non chiede a Berlusconi di spiegare:





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